LE LEGGENDE
DEL LANDRE SCUR

dolomiti friulane

Nei boschi dell’alta Valcellina, tra dinosauri e orsi delle caverne.
Cosa ti attende
  • Camminiamo immersi nei colori autunnali di un grande bosco
  • Visitiamo l’antro di una grande grotta
  • Ammiriamo le orme di dinosauro
  • Pranziamo presso una trattoria tipica del luogo
Descrizione completa

Anello situato all’interno del  Parco delle Dolomiti Friulane.

Dal paese di Claut seguiremo in auto la strada che ci porterà oltre la frazione di Lesis. Da Pian della Cea, dove si parcheggia, inizia il nostro percorso che, attraversando un ambiente di bosco misto, composto prevalentemente da faggio, abete rosso e acero di monte, supererà una serie di ponticelli e passerelle.

Alla fine, in leggera discesa, ci si porterà alla base di un impluvio ingombro di grossi massi che ci condurrà a visitare l’ingresso del Landre Scur (Antro Oscuro), luogo che, nel corso dei secoli ha ispirato molti miti e leggende. Questa grande grotta, nel suo tratto iniziale ci darà la sensazione di trovarci all’interno di una imponente cattedrale naturale

Il nostro anello ci condurrà poi nei pressi di Casera Casavento dove, visibili su di un grosso masso, potremo ammirare le impronte fossili che un dinosauro impresse 215 milioni di anni fa,  su quello che all’epoca era un fondale sabbioso. 

Scenderemo poi al punto di partenza attraversando il bosco. La giornata si chiuderà all’insegna della convivialità presso una tipica trattoria del luogo.

Cosa è escluso
Quota accompagnamento guida

15 € adulti
7 € minori
0/6 anni gratuito

Punto d'incontro

Treviso Nord ore 7.00 – Parcheggio autostrada 
Apri in Google Maps →

Claut ore 9.00 c/o osteria Corona
Apri in Google Maps →

Cosa portare

Per l’escursione: scarpe da trekking alte suola vibram, giacca antipioggia/termica invernale e pile/felpa, berretto, guanti, occhiali da sole.

Necessaria pila frontale per visita ingresso grotta.

Snack/generi di conforto/bevande calde/acqua 1lt.

Ricambio completo di vestiario da lasciare in auto.

  • Camminiamo immersi nei colori autunnali di un grande bosco
  • Visitiamo l’antro di una grande grotta
  • Ammiriamo le orme di dinosauro
  • Pranziamo presso una trattoria tipica del luogo
Anello situato all’interno del  Parco delle Dolomiti Friulane.
Dal paese di Claut seguiremo in auto la strada che ci porterà oltre la frazione di Lesis. Da Pian della Cea, dove si parcheggia. 
Il nostro percorso, attraversando un ambiente di bosco misto, composto prevalentemente da faggio, abete rosso e acero di monte, supererà una serie di ponticelli e passerelle. Alla fine, in leggera discesa, ci si porterà alla base di un impluvio ingombro di grossi massi che ci condurrà a visitare l’ingresso del Landre Scur (Antro Oscuro), luogo che, nel corso dei secoli ha ispirato molti miti e leggende. Questa grande grotta, nel suo tratto iniziale ci darà la sensazione di trovarci all’interno di una imponente cattedrale naturale
Il nostro anello ci condurrà poi nei pressi di Casera Casavento dove, visibili su di un grosso masso, potremo ammirare le impronte fossili che un dinosauro impresse 215 milioni di anni fa,  su quello che all’epoca era un fondale sabbioso. 
Scenderemo poi al punto di partenza attraversando il bosco. La giornata si chiuderà all’insegna della convivialità presso una tipica trattoria del luogo.
Trasporto
Pranzo

15 € adulti
7 € minori
0/6 anni gratuito

Treviso Nord ore 7.00 – Parcheggio autostrada 
Apri in Google Maps →

Claut ore 9.00 c/o osteria Corona
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Per l’escursione: scarpe da trekking alte suola vibram, giacca antipioggia/termica invernale e pile/felpa, berretto, guanti, occhiali da sole.

Necessaria pila frontale per visita ingresso grotta.

Snack/generi di conforto/bevande calde/acqua 1lt.

Ricambio completo di vestiario da lasciare in auto.

Lasciamo passi leggeri, non impronte pesanti!

Impegnamoci a produrre meno rifiuti possibile. Non disperdiamoli nell’ambiente, ma portiamoci appresso quelli prodotti durante l’escursione, depositandoli a fine attività negli appositi contenitori. Manteniamo sempre un comportamento corretto, rispettando la flora, la fauna e l’ambiente naturale, i beni comuni, le infrastrutture e le persone che ci ospitano.